giovedì, febbraio 09, 2006

Raoul dice:

Caro Giacomo

i tempi da te proposti sono davvero stretti, tanto più che devo rispettare certe scadenze relative al mio soggiorno di ricerca: mi è perciò difficile essere pronto a cominciare già con il mese prossimo. La proposta di collocare gli incontri nella seconda settimana di ogni mese può andarmi bene, tieni conto però che quelle di marzo e aprile sono "hors limites" per me: a marzo consegnerò e produrrò non so quanti documenti per ottenere fondi, borse e borsette; devo inoltre sistemare entro la fine dello stesso mese un vecchio lavoro, ormai in sospeso da troppi anni, sui Sonetti a Orfeo di R. M. Rilke. In aprile sarò dal 3 al 12 di nuovo in Germania, all´archivio di Marbach. Il tema su cui vorrei intervenire e discutere in sede seminariale, come ti è stato accennato da mia moglie, sarebbe il "corpo" nell´universo critico, letterario e cinematografico di P. P. Pasolini. Per parlarne, vorrei illustrare il modo affatto particolare con cui P. cerca ogni volta di ricondurre il fenomeno sensuale-sessuale-corporale ad un sapere di stampo oggettivo, come quello semiologico o sociologico o determinista, al quale egli si affida quasi sempre con ardore e sorprendente applicazione (tra i maligni, in passato, c´è chi ha parlato persino di un P. "neopositivista"). La tecnologia (che come voce del nostro programma a coppie devo qui intendere indicativamente legata a un paradigma delle scienze umane di quel periodo: strutturalismo in primis), rientrerebbe nei miei intenti in qualità di "controaltare" sia tematico che teorico di un "corpo" che P. vuole a tutti i costi esaltare come traccia residuale di un passato mitico e irrecuperabile, in quegli anni, insomma, in cui in Italia l´autore si occupa del passaggio epocale da un sistema di produzione paleo- ad uno neo-capitalistico. Vi rientrerebbero a pieno diritto le raccolte di articoli scritti tra il 1963 e il 1975 (da Empirismo eretico alle Lettere luterane) e quei film dove più forte è l´attenzione di P. ai corpi (delle cose, ma soprattutto degli uomini) alienati, sezionati e distrutti, secondo lui, da una nuova ideologia del potere (Teorema, Salò). Questo è quanto potrei discutere con voi, testi alla mano, in tempi utili; le mie precedenti proposte (città-macchina e materiali-nuove tecnologie) non potrebbero essere disponibili prima di chissà quale data. Un titolo per il mio contributo pasoliniano ancora non ce l´ho, spero che da queste poche indicazioni tu possa tirarne fuori uno provvisorio. Ma "titolato" o meno, si tratterebbe comunque di un intervento "postumo", da inserire nel mese di maggio o oltre. So che questo potrebbe creare dei problemi, visto l´intenzione di cominciare proprio dai "corpi". Mi rimetto, come vuole costume, alla redazione, convinto che una soluzione sia pur sempre possibile. Ti abrraccio e resto in attesa di tue notizie

Raoul