sabato, febbraio 04, 2006

idea progetto_giacomo

Ciao a tutti,

penso di proporre una riflessione sulle tecnologie di controllo, e in particolare sul Panopticon/carcere. Sono forme che hanno avuto una grande influenza nell'immaginario. Secondo la classica divisione cronologica di Foucault tra carcere "antico" e "moderno", è possibile rilevare (anche attraverso la letteratura) una tecnologizzazione della sorveglianza. Questo porta a strade differenti. O alla società del Panopticon "rovesciato" (quella di 1984, ma gli esempi sono centinaia), in cui tutti, non solo i devianti, vengono sorvegliati e monitorati continuamente; o alla paura - sempre presente - dell'isolamento e della brutalità (Cecità; 1997 Fuga da New York) ; o alla sottile tecnica di piegare/controllare tramite mezzi non coercitivi (si pensi a Farenheit 451).

Sarebbe anche interessante lavorare su "strumenti" meno coercitivi, ma sempre volti a regolarizzare e normalizzare l'individuo e le masse. Penso all'uso della statistica demografica, alla frenologia, alle tecniche del QI (che sono, come già riflettevo in una vecchia mail, strumenti con alla base una conoscenza scientifica applicata a degli scopi umani).

In attesa di vederci il 6, vi abbraccio calorosamente

Giacomo