sabato, gennaio 21, 2006

Elisa scrive _ 7 Dicembre

cari tutti,

mi scuso prima di tutto dell'assenza nella prima riunione.Dunque ho cercato quanto prima di rispondere alle prime sollecitazioni,ma considerata la mia lentezza estrema nel leggere le cose sullo schermo ho dovuto stampare, leggere attentamente le proposte, le obiezioni, le cosiddette tavole tematiche (temevo di scrivere qualche sfondone insensato) etc etc:lo so,una cosa lunghissima.

In primis, avrei qualche piccolo dubbio essendo informata, diciamo, solo tramite le varie e-mail: leggo che l'argomento tematico o "cornice" è comunque molto ampio (uomo e tecnologia, corpo-uomo-macchina), seppure non così generico come il corpo,il nulla etc. Ho capito quindi che dentro al contenitore possono coinvivere tutta una serie di micro-argomenti sensibili all'esperienza di studio di ciascuno...

sì,credo giusta l'obiezione di definire meglio i termini del discorso.:tecnologia, macchina etc. A me personalmente suggeriscono molte cose, ma non so quanto possano essere inerenti al progetto che avete pensato. Mi sembra anche giusto (e naturale) segnalare un referente bibliografico,come è stato detto-o meglio scritto- Ora che ci penso sarebbe curioso pensare di redigere un articolo interamente sui significati delle voci "tecnologia", "macchina" etc: una specie di saggio freudiano sull'unheimliche,curioso svisceramento di una sola parola. Del resto sarebbe banale pensare alla macchina per quel che è oggi solamente. Non so in quale delle e-mail mi pare d'aver letto anche qualcosa sulle macchine fantastiche di Verne.quella sì che mi pare un'idea geniale(proprio in queste notti mi è capitato di "salire" sul nautilus ....).
Altre idee, parlandoci proprio in termini freschi e semplici (purtroppo non sono una letterata pura e un pò mi vergogno): mi vengono in mente tutta una serie di questioni sulla macchina, dal cinema (la macchina burocratica di
Brazil, il mondo sovraffollato di marchingegni e macchinari umani di Blade Runner, ed anche il vecchio Metropolis...),al teatro (performance legate alla reciproca stimolazione di macchina e attore), alla musica (sto scrivendo, proprio ora, una pagina introduttiva su un artista -tale Zazou, francese-che ha scritto una partitura elettronica, contemporaneamente ad un
pittore che dipingeva in video: sì, due folli). In effetti, ora che ci penso, mi vengono in mente anche le macchine di
Duchamp ("la sposa", coi suoi cigolii sensuali!Così, ancora: il rapporto sensuale uomo-macchina.) insomma, è probabile che io pensi a questi argomenti in maniera impropria rispetto al progetto editoriale. Aspetto per
questo un vostro chiarimento. Ho visitato anche il sito del Compagno segreto: che grafica.... ! mentre leggevo,tra l'altro, ho scoperto un richiamo,una risonanza curiosa, in termini tecnici un "motivo", che mi piace segnalarvi (ma forse è un discorso troppo lungo...): il "compagno segreto" di conrad non è altro che il "motivo del compagno di viaggio",presente anche
nel Libro di Tobia e in Andersen. Si tratta di un personaggio spettrale, un angelo,un messaggero.Insomma, vi sto davvero annoiando.
Vi saluto tutti. Elisa